Il rientro dalla pausa non è positivo per le biancorosse che, nonostante diversi tentativi, non riescono ad imporsi sull’Umbyracing Futura che chiude a proprio favore co un 3 a 0 netto il match. Ma entriamo nei dettagli della gara.
Carmen Facchino in regia, Giorgia Palmiotto opposta, Palma Monitillo e Graziana Caputo in banda, Paola Cesario e Angelica Cianciotta al centro, Rebecca D’Addiego libero. Questa la formazione di partenza schierata in campo da coach Ricci. (Cambi: Virgilio per D’Addiego).
Il primo set vede, nella prima parte, le nostre biancorosse imporsi senza ombra di dubbio sulla squadra avversaria. Il gioco è fluido e soprattutto, incisivo. Non ci sono errori e il distacco si fa più ampio. Il momento positivo però viene interrotto da una lunga serie di battute delle avversarie. Con un errore dopo l’altro commesso dalle nostre le padrone di casa si portano al pari delle biancorosse per poi superarle definitivamente e prendersi così il set per 25 a 19.
Nel secondo set non c’è storia, le avversarie sono nettamente più presenti. La fase iniziale parte infatti a sfavore delle nostre, che non riescono a costruire il gioco e commettono alcuni errori che permettono al Teramo di portarsi avanti nel punteggio. Le biancorosse riescono però a ritrovare la propria grinta e ci provano, riaprendo il set, ma il clima è altalenante: conquistati alcuni punti, si perde lucidità commettendo errori che permettono al Teramo di chiudere anche questo set a proprio favore, per 25 a 22.
Il terzo set parte a favore delle nostre biancorosse che finalmente sembrano rientrate in campo con il loro carattere e le loro potenzialità. A fare la differenza, nella prima parte del set, un gioco di testa che risulta imprevedibile per la squadra avversaria, molto giovane e dunque inesperta sotto certi punti di vista, soprattutto di fronte alle nostre atlete esperte. Le biancorosse però, anche con 7 punti di vantaggio, perdono quella grinta e cedono il passo alle avversarie, che con maggiore incisività e cuore, tornano a costruire azioni che le vedono pian piano pareggiare e poi portarsi avanti. La lotta si fa più dura negli ultimi minuti del set, quando le nostre biancorosse, fanno il possibile per non perdere l’opportunità conquistata a inizio set. Il Teramo però è maggiormente lucido e soprattutto, ha più carattere e commette meno errori, fattori che, sommati, gli permettono di conquistare anche questo parziale per 25 a 22, chiudendo con un tre a zero netto il match.
“E’ stata una gara difficile – ha commentato l’opposta, Giorgia Palmiotto – abbiamo avuto difficoltà sin dall’inizio ad entrare in partita. Nei momenti in cui abbiamo iniziato ad ingranare appena di più, non siamo state incisive, sia in battuta sia in attacco. Potevamo sfruttare meglio alcune occasioni, recuperare qualche pallone in più in difesa, specialmente nel terzo set, dove abbiamo sempre condotto. Non abbiamo saputo mantenere il vantaggio di qualche punto. Purtroppo è andata così. Ora testa alla prossima – ha concluso salutando Gaia Gernone, ferma per infortunio.
Una trasferta ostica per le nostre, pesa sicuramente l’umore nei confronti dell’assenza di Gaia che, assieme a tutte le altre, compone il puzzle di squadra rendendolo completo. A non far mancare la sua assenza, Carmen Facchino che ha come sempre dato il tutto per tutto dimostrando la sua presenza su ogni palla, anche in difesa. Una sconfitta dal sapore amaro, perché pregna della consapevolezza di aver visto in campo una squadra che non ha giocato al meglio delle sue possibilità. Lo sappiamo bene: quelle in campo non erano le nostre Primadonna’s girls. C’è qualcosa che non va e adesso non resta che tornare in campo per ritrovarsi e tornare ad esprimere al meglio il proprio potenziale.
Un appunto però sulla telecronaca della squadra avversaria va fatta: lo sport dovrebbe insegnare valori importanti e preziosi, vincere sul campo per poi perdere in umanità e valori non ha senso. Tutti hanno pari diritti e pari opportunità, nello sport così come nella vita, almeno a parer nostro è così. Le offese nei confronti di una delle nostre atlete, non ci sono piaciute. Ma lei ha dimostrato di saper andare oltre, facendo parlare il campo, con la sua energia scoppiettante e il suo talento indiscusso. Ci dispiace molto, perché accettiamo di aver perso sul campo, ma non accettiamo che vengano prese di mira e offese delle persone, ancor prima che atlete. Adesso però, testa e cuore alla prossima gara casalinga.