Un match quasi da dimenticare quello di sabato scorso a Molfetta in cui, le padrone di casa, giocando una bellissima partita, hanno incontrato dall’altro lato un Primadonna opaco, poco lucido e per nulla determinato a cambiare realmente le redini della gara, vinta per 3 a 1 dalle padrone di casa. Ma andiamo per gradi.
Già dal primo set si nota che qualcosa non va: le biancorosse perdono subito molti punti, ma al contrario delle volte precedenti, non reagiscono a dovere. La voglia di rivalsa arriva nella seconda parte del parziale, in cui le biancorosse iniziano a fare il proprio gioco, con prestazioni che però non sono le solite. Le atlete sono “spente” e non riescono e ad approfittare degli errori delle avversarie. Sul finale però, ad avere la meglio, sono proprio queste ultime, lucide e determinate sino alla fine tanto da chiudere per 25 a 23 il primo set. La situazione cambia completamente nel secondo parziale: le biancorosse scendono in campo ed eccole, sono di nuovo loro: determinate, piene di grinta, ma soprattutto lucide e pronte a rimboccarsi le maniche dopo ogni errore. Il secondo set vola via in poco tempo, chiuso a favore delle biancorosse per 25 a 11.
Nel terzo set le biancorosse però non scendono in campo con la stessa grinta, anzi, subiscono la stessa energia da parte delle avversarie che “aggrediscono” la palla su tutti i fondamentali. Troppi errori e pasticci portano le biancorosse a fermarsi al tredicesimo punto. Sorte quasi simile quella del quarto set, in cui le biancorosse però fanno di tutto per non mollare, contro un attrito che però, al contrario delle altre volte, non riescono proprio a superare. Così, per 25 a 21 il Molfetta si prende anche il quarto set conquistando in maniera quasi impeccabile tre punti preziosi contro un Primadonna che invece non ha lottato.
“Quando si perde, il primo errore da non fare è andare alla ricerca di alibi e giustificazioni – ha commentato il capitano e centrale della squadra, Francesca Rizzi – abbiamo perso questa gara semplicemente perché non abbiamo fatto le cose che sapevamo di dover fare. Il Molfetta ha giocato un ottima gara ed è una squadra molto competitiva. Noi invece siamo state a tratti assenti e poco lucide e determinate nelle fasi importanti del match. Siamo nella fase più importante del campionato perché dobbiamo concludere nel migliore dei modi la regular season , con imminenti scontri diretti da disputare, e dobbiamo prepararci fisicamente e mentalmente alla prossima fase. Tutte noi dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che possiamo fare qualcosa di importante in questo campionato, ma per ottenere questo è necessario che TUTTE diano qualcosa in più. Nella pallavolo il singolo non va da nessuna parte, si vince solo con la forza del gruppo” – ha concluso.
Una gara in cui le biancorosse, di fatto, non sono mai scese in campo realmente, ne come squadra, ne come singole e in cui, invece, vista anche l’ottima prestazione del Molfetta (nota di merito, oltre alla squadra, anche al libero avversario, che ha letteralmente raccolto ogni palla e permesso giocate impeccabili) sarebbe stato necessario essere totalmente presenti e pronte a combattere nel tentativo di cambiare le sorti. Adesso testa e cuore dovranno essere sintonizzate per il prossimo match previsto in casa contro il Barletta. Appuntamento alle 19.30, tra le mura amiche del Pala San Pio.