Arriva un’altra sconfitta per le biancorosse che dopo una partenza ricca di attrito, hanno ribaltato il match vincendo due set di fila, ma hanno mollato la presa nel quarto e quinto set, cedendo il match nelle mani del Fasano al tie-break. Ma entriamo nei dettagli.
Carmen Facchino in regia, Giorgia Palmiotto opposta, Palma Monitillo e Graziana Caputo in banda, Paola Cesario e Angelica Cianciotta al centro, Rebecca D’Addiego libero. Questa la formazione di partenza schierata in campo da coach Ricci. (Cambi: Laera per Palmiotto, Fracchiolla per Facchino, Laera per Facchino, Virgilio per D’Addiego, Mastropasqua per Cesario).
Il primo set parte in sordina per le biancorosse. Le atlete guidate da coach Ricci, in un primo momento, non riescono ad imporre il proprio gioco subendo diversi punti dalle padrone di casa. Ma la situazione cambia, dopo circa 10 punti subiti le biancorosse tornano in campo con la testa e iniziano a giocare recuperando il gap e provando ad imporre il proprio gioco. Il Fasano non ci sta e risponde a tono, con scambi che si fanno più lunghi. Ad avere la meglio sono le padrone di casa, complici anche alcuni errori commessi dalle nostre nei fondamentali, che non permettono di superare il ventesimo punto. Il set si chiude per 25 a 20. Nel secondo e terzo set la situazione si ribalta. A tenere in mano le redini del gioco sono infatti le biancorosse che finalmente risultano totalmente presenti in partita. In campo la new-entry, Jessica Laera, che in regia offre scorci meno prevedibili alle avversarie che avevano preventivamente preparato il match in maniera impeccabile, tanto da riuscire a prevedere ogni cosa.
Anche se, in un primo momento, nel secondo set, sembra che il Fasano possa tornare a riprendere punti, le biancorosse risultano invece inarrestabili con un’energia e una grinta che si portano sino al terzo, chiudendo rispettivamente il secondo set per 25 a 21 e il terzo per 25 a 15. Ma la testa, il cuore, il carattere e l’incisività dei due set precedenti viene spazzata via nel quarto set in cui, dopo una prima parte giocata punto su punto, a prendere in mano le redini del gioco è il Fasano che torna in campo con quella lucidità perduta nei set precedenti, imponendo con grinta il proprio gioco. Il match si gioca così al tie-break, anche in questo caso le biancorosse partono in sordina, ma riescono a riprendersi nella seconda parte, una ripresa che però non è mai totale e vede da parte nostra moltissimi errori che cedono prima il set, poi il match, nelle mani delle avversarie che chiudono per 15 a 8 vincendo dunque per 3 a 2 la gara.
“Ce ne andiamo con l’amaro in bocca – ha commentato il libero, Francesca Virgilio – avevamo studiato l’avversario bene, tutta la settimana. Hanno fatto quello che ci aspettavamo, siamo state noi che non abbiamo imposto il nostro gioco sin dal primo set, anzi, soprattutto nel primo set. Ci abbiamo messo troppo ad entrare in partita. Quindi ce ne andiamo con l’amaro in bocca perché dovevamo vincere questa partita, penso siano stati due punti persi e non un punto guadagnato. Dobbiamo entrare in partita da subito, dobbiamo essere più aggressive e lavorare sull’atteggiamento, questo penso innanzitutto a caldo. Testa alla prossima settimana e alla prossima partita, speriamo di fare meglio. Ci meritavamo di più” – ha concluso.
Una gara che non lascerà prive di pensieri staff e atlete, perché è un dato di fatto: il risultato poteva essere diverso. Le biancorosse lo hanno dimostrato tenendo in mano le redini del gioco per due set di fila, in un momento in cui gli equilibri erano anche differenti dal solito. In campo, lo ricordiamo, c’era Laera al posto di Facchino, un cambio di regia mai provato prima d’ora in partita e testato in una gara importante. Segno che le biancorosse possono tutto se ci mettono testa e cuore. Il calo mentale del quarto set ha permesso alle avversarie di ribaltare la situazione, a loro l’onere di aver saputo approfittare del momento per prendersi in mano la gara. Ma la pallavolo è anche questo, il campo parla, il campo insegna, ora tocca scegliere se si vuole continuare a rimuginare su quello che poteva essere o se rimboccarsi le maniche e giocare tutte le prossime gare fino all’ultimo fischio e con quel carattere e quella grinta che sappiamo fanno parte del dna delle nostre biancorosse, quando calcano il campo con il grip giusto. Intanto la classifica aggiornata alla nona giornata: